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Borsa Italiana è una società che si occupa dell'organizzazione, della gestione e del funzionamento della Borsa di Milano (ossia del mercato finanziario italiano) al fine di promuoverne lo sviluppo e di massimizzarne la liquidità, la trasparenza, la competitività e l'efficienza.

Storia[]

File:Palazzo mezzanotte.jpg

Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa Italiana

Le origini risalgono al 1808, quando Eugenio di Beauharnais fondò la "Camera di Commercio di Milano"[1].

Il Codice di commercio del 1865 affermava la natura pubblica delle Borsa valori italiane, istituite presso le Camere di commercio, confermata poi dal Codice commerciale del 1882 e dalla legge nº272/1913, che riformava in più punti la materia. Inoltre, fino al 1977, anno di istituzione del Mercato ristretto, la Borsa valori era l'unico mercato regolamentato esistente in Italia.

Il Decreto legislativo nº415/1996 ha previsto l'avvio di una procedura di privatizzazione della Borsa italiana, che ha portato alla nascita di Borsa Italiana S.p.A., che si occupa di gestire la Borsa valori con sede a Milano. Tale struttura ha iniziato ad operare a partire dal 2 gennaio 1998. Sempre in virtù di tale decreto legislativo, nel 1997 Borsa Italiana (con sede a Milano nel Palazzo Mezzanotte, in piazza degli Affari) ha accorpato e sostituito anche tutte le piazze di scambio minori, che svolgevano una funzione prettamente regionale: Borsa Valori di Roma; Borsa Valori di Torino; Borsa Valori di Bologna, Borsa Valori di Genova; Borsa Valori di Venezia; Borsa Valori di Firenze; Borsa Valori di Napoli; Borsa Valori di Palermo; Borsa Valori di Trieste. Si tenga presente che il passaggio ultimo dalla privatizzazione si è avuto con il d.lgs nº 58/1998.

Nel 2007 la Borsa Italiana si è fusa con la Borsa di Londra (London Stock Exchange) andando a creare il London Stock Exchange Group, l'holding che controlla il 100% di Borsa Italiana S.p.A. e il 100% di London Stock Exchange plc.

Ruolo e caratteristiche[]

File:IMG 4468 - Milano - La Borsa - Dettaglio - Foto di Giovanni Dall'Orto - 20 jan 2007.jpg

L'entrata della Borsa di Milano

La Borsa vigila sul corretto svolgimento delle negoziazioni, definisce i requisiti e le procedure di ammissione e di permanenza sul mercato per le società emittenti, definisce i requisiti e le procedure di ammissione per gli intermediari, gestisce l'informativa delle società quotate. Borsa Italiana organizza e gestisce il mercato italiano utilizzando un sistema di negoziazione completamente elettronico per l'esecuzione degli scambi in tempo reale.

Si occupa della regolamentazione e della gestione dei mercati. La funzione di vigilanza è invece esercitata da Consob e da Banca d'Italia. Per capitalizzazione totale la borsa valori italiana è la 14ª al mondo.

Il 23 giugno 2007, la Borsa di Londra (London Stock Exchange) e la Borsa Italiana si sono fuse andando a creare il London Stock Exchange Group, l'holding che controlla il 100% di Borsa Italiana S.p.A. e il 100% di London Stock Exchange plc.

Le negoziazioni delle azioni appartenenti ai segmenti individuati da Borsa Italiana possono avvenire con l'intervento di operatori specialisti sul mercato incaricati dall'emittente di sostenere la liquidità degli strumenti azionari quotati.

La normativa di concentrazione, introdotta nell'ordinamento italiano con la legge 1/1991, prevede che gli intermediari inoltrino verso un mercato regolamentato dell'Unione Europea gli ordini provenienti dalla clientela italiana. Sono previste deroghe per gli scambi di importo molto elevato (i cosiddetti blocchi) e per le operazioni in cui l'intermediario riesca a ottenere a favore della clientela condizioni migliori di quelle presenti sul book di negoziazione.

La direttiva Mifid[2] ha soppresso dal novembre 2007 la normativa di concentrazione, consentendo agli intermediari finanziari, come Banche e Società di investimento, di costruire un proprio circuito di scambio dei titoli, detto sistema di negoziazione multilaterale, o di operare come internalizzatori sistematici, offrendo direttamente servizi di esecuzione degli scambi alla propria clientela. La Mifid prevede precise norme di tutela della trasparenza, fissando un set omogeneo di informazioni che dovranno essere diffuse prima e dopo gli scambi da tutte le trading venues (mercati regolamentati, sistemi multilaterali di negoziazione e internalizzatori sistematici), e degli investitori, imponendo agli intermediari il rispetto delle condizioni di best execution.

I mercati della Borsa Italiana[]

Il sistema di contrattazione gestito dalla Borsa Italiana si suddivide in diversi mercati:

  • MTA (Mercato Telematico Azionario) (che da marzo 2008 comprende anche il MTAX) dove vengono scambiati i titoli azionari quotati in borsa, il mercato si divide in 3 classi principali e una residuale in base a criteri di capitalizzazione e liquidità dei titoli (in sostituzione della precedente segmentazione in Blue Chip, segmento Star e Standard):
    • Large Cap (o Blue Chip) comprendente le prime 40 imprese maggiormente capitalizzate e con maggiore grado di liquidità. Indice relativo: FTSE MIB.
    • Mid Cap comprendente le successive 60 imprese per capitalizzazione e grado di liquidità. Indice relativo: FTSE Italia Mid Cap.
    • Small Cap comprendente le altre imprese non facenti parte delle prime cento imprese, che superano i criteri di liquidità. Indice relativo: FTSE Italia Small Cap.
    • Micro Cap comprendente le altre imprese non facenti parte dei precedenti gruppi, che non superano i criteri di liquidità. Indice relativo: FTSE Italia Micro Cap.
    • Alla data del 31/01/2012 il totale dei titoli quotati ammontava a 234.
    • inoltre permangono i seguenti segmenti: segmento STAR che comprende imprese che rispondono a particolari criteri di trasparenza, governance e liquidità (con capitalizzazione tra i 40 mn euro e i 1000 mn euro). Indice relativo: FTSE Italia STAR.
    • segmento MTA International dove trovano posto le contrattazioni dei titoli azionari di imprese già quotate in borse dell'Unione Europea.
  • MIV (Mercato Telematico degli Investment Vehicles), che ha sostituito il MTF (Mercato Telematico dei Fondi), è un mercato regolamentato dedicato ai veicoli di investimento. Il mercato si compone di 3 segmenti in funzione della tipologia di strumenti finanziari che vi sono negoziati:
    • segmento Fondi Chiusi, dedicato alla negoziazione delle quote di fondi chiusi mobiliari e immobiliari
    • segmento Investment Companies, per la negoziazione delle azioni delle Investment Companies
    • segmento RealEstate Investment Companies, in cui sono negoziate le azioni delle RealEstate Investment Companies
    • segmento Professionale, in cui sono negoziati gli strumenti finanziari delle Special Investment Vehicles (SIV), ovvero le Investment Companies e le Real Estate Investment Companies trasferite ai sensi dell’articolo 4.6.2 del Regolamento
  • AIM Italia rivolto alle piccole imprese che ha sostituito il precedente Mercato Expandi ed ha assorbito completamente il MAC Mercato Alternativo dei Capitali il 31 dicembre 2012
  • IDEM (Italian Derivatives Market) in questo mercato, nato nel 1994, sono negoziati contratti relativi agli strumenti derivati quali futures, minifutures e opzioni relativi ai titoli che rientrano nell'indice FTSE MIB
  • SEDEX dove vengono negoziati covered warrant, leverage certificates, certificates della categoria investment
  • MOT (Mercato Telematico delle obbligazioni e dei Titoli di Stato) in questo mercato vengono negoziati i titoli di Stato (BOT; BTP; BTPi; CCT; CTZ), obbligazioni di Enti locali, obbligazioni bancarie e corporate "plain vanilla" e strutturate non convertibili, euro-obbligazioni, obbligazioni di emittenti esteri e asset backed securities. Questo mercato si suddivide in due segmenti:
    • DomesticMOT, dove vengono trattati strumenti finanziari liquidati presso sistemi di liquidazione italiani. Questo segmento è ulteriormente diviso in due classi:
      • Titoli di Stato nazionali
      • Titoli di debito in Euro o in altra valuta
    • EuroMOT, dove vengono trattati strumenti finanziari liquidati presso sistemi di liquidazione esteri
  • ETF Plus dal 2 aprile 2007 la Borsa Italiana si è dotata di un mercato dedicato alla negoziazione degli strumenti finanziari che replicano l'andamento di mercato quali ETF (Exchange traded funds), ETF strutturati, Strumenti finanziari derivati cartolarizzati. Gli strumenti finanziari derivati cartolarizzati si dividono a seconda della natura del sottostante, sotto un profilo anagrafico, in:
    • ETC (Exchange traded commodities) Strumenti finanziari derivati cartolarizzati che replicano passivamente la performance di materie prime o di indici di materie prime.
    • ETN (Exchange traded notes) Strumenti finanziari derivati cartolarizzati che replicano passivamente la performance di sottostanti o indici diversi dalle materie prime o indici di materie prime come, ad esempio, indici di valute, indici azionari o obbligazionari.

Voci correlate[]

  • QMAT
  • FTSE Group
  • Borsa di Milano

Note[]

  1. Template:Cita web
  2. La direttiva Mifid

Collegamenti esterni[]

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