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Il Politecnico di Torino è un'università pubblica per gli studi di ingegneria e architettura. Rilascia i titoli accademici di laurea e laurea magistrale ed è sede di corsi di dottorato di ricerca e master.

Il Politecnico di Torino intrattiene rapporti con eccellenti università del panorama mondiale, soprattutto europee, americane e cinesi, attraverso la partecipazione a reti universitarie che, grazie ad accordi bilaterali, favoriscono il conseguimento di doppie lauree oltre alla partecipazione ai progetti dell'Unione europea come il progetto Erasmus. Il Politecnico di Torino vanta al suo interno l'I3P, l'incubatore d'imprese innovative reputato il migliore d'Italia, il 5º d'Europa e il 15º del mondo secondo lo University Business Incubator Index 2014.[1] Attraverso il potenziamento dell'offerta formativa in lingua inglese, il sostegno alla mobilità internazionale degli studenti e dei docenti, l'attrazione di studenti, dottorandi e ricercatori stranieri, la partecipazione a progetti e programmi di ricerca congiunti, Template:Cn Per l'anno accademico 2011/2012 gli studenti stranieri iscritti erano più del 15% e provenivano da oltre 100 Paesi.

Template:Cn Template:Cn e rientrano così tra gli ammessi all'ASP (Alta Scuola Politecnica), nella quale i selezionati vengono formati con corsi ad hoc e di alta formazione. Secondo la classifica QS World University Ranking 2013 rientra tra le prime 100 università al mondo nell'area dell'ingegneria,[2] con particolare eccellenza nel campo Electrical and Electronic Engineering, per il quale risulta essere il 30º ateneo al mondo e 6º d'Europa[3]; complessivamente però, secondo la prestigiosa graduatoria ARWU del 2014, il Politecnico torinese non rientra fra i 500 migliori atenei del mondo.[4]

Template:Cn Al suo interno, ospita i laboratori della General Motors Powertrain Europe.

Sedi[]

Il Politecnico di Torino ha sedi sul territorio del capoluogo piemontese e una rete di poli tecnologici in Piemonte e Valle d'Aosta. La sede principale è la Cittadella Politecnica che parte da corso Duca degli Abruzzi e comprende tutto l'insediamento di corso Castelfidardo e via Boggio in cui trova collocazione il Business Research Center l'area dedicata ai partenariati con le aziende. Vi sono poi:

  • Il Castello del Valentino, è la sede storica dell'Ateneo e sede principale di riferimento per Architettura e Design.
  • la sede del Lingotto, attualmente destinata alla nascente Scuola di Master.
  • Il campus più recente: la Cittadella del design e della mobilità sostenibile, sede dei corsi di laurea in Ingegneria dell'Autoveicolo ed in Design e Comunicazione visiva, situato in un'area adiacente all'impianto produttivo di Mirafiori, oggi riqualificato.

Il Politecnico di Torino ha inoltre una rete di poli tecnologici (Alessandria, Biella, Mondovì, Vercelli, Verrès), dedicati ad attività di ricerca, trasferimento tecnologico, formazione specialistica e servizi al territorio in:

  • Alessandria, Piemonte
  • Biella, Piemonte
  • Mondovì, Piemonte
  • Vercelli, Piemonte
  • Verrès, Valle d'Aosta

Didattica[]

File:IB Politecnico di Torino 03.jpg

Il Politecnico al passaggio della torcia olimpica nel 2006.

Per iscriversi a qualsiasi corso di laurea triennale del Politecnico di Torino è necessario sostenere il test di ammissione. Ecco alcuni dati sugli studenti e sull'offerta formativa: Template:F

Studenti

  • circa 32.000 (a.a. 2012/13)
  • 30% donne
  • 42% residenti fuori Piemonte
  • 16,5% iscritti stranieri
  • 4900 immatricolati a.a. 2012/2013
  • 12% studenti stranieri al primo anno
  • circa 400 iscritti a master di I e II livello
  • 633 dottorandi a.a. 2012/2013

Offerta formativa

  • 28 corsi di Laurea di I livello
  • 32 corsi di Laurea di II livello
  • 18 percorsi formativi completamente in lingua inglese
  • 6 master di I livello
  • 27 master di II livello
  • 24 corsi di dottorato di ricerca
  • 6 corsi di perfezionamento
  • 1 corso di specializzazione

Laureati

  • 5.371 laureati 2012 di cui:
    • I livello 2.802 (età media 24 anni)
    • II livello 2.569 (età media 26 anni)

Il tasso di occupazione dei laureati ad 1 anno dalla laurea specialistica (Almalaurea - def. ISTAT - Forze di lavoro, 2010) è 89,4%Template:Senza fonte (media nazionale 71,2%), e il 38,3% degli occupati ha un contratto stabile (media nazionale 32,7%).

Lo staff accademico è composto da più di 900 docenti/ricercatori.

Ricerca e innovazione per le imprese[]

Dipartimenti

  • DAD - Dipartimento di Architettura e Design
  • DAUIN - Dipartimento di Automatica e Informatica
  • DENERG - Dipartimento Energia
  • DET - Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni
  • DIATI - Dipartimento di Ingegneria dell'Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture
  • DIGEP - Dipartimento di Ingegneria Gestionale e della Produzione
  • DIMEAS - Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale
  • DISAT - Dipartimento Scienza Applicata e Tecnologia
  • DISEG - Dipartimento di Ingegneria Strutturale, Edile e Geotecnica
  • DISMA - Dipartimento di Scienze Matematiche
  • DIST - Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio

Storia[]

File:Valentino castle.jpg

Il Castello del Valentino, sede storica del Politecnico di Torino

File:Politecnico Torino.JPG

L'ingresso principale del Politecnico di Torino, sede di Corso Duca degli Abruzzi

Il Regio Politecnico di Torino nacque nel 1906 ed ebbe come antecedente la Scuola di Applicazione per gli Ingegneri, istituita nel 1859 in applicazione della legge Casati. La sede della scuola fu il castello del Valentino, del quale l'ateneo detiene tuttora la proprietà.[5] Analogamente a quanto fecero altre grandi istituzioni europee all'inizio del XX secolo il Regio Politecnico si occupò di diverse aree disciplinari entrando in relazione sia con il mondo scientifico europeo che con l'industria dell'area torinese e italiana. Nacquero l'istituto di aeronautica e vari nuovi laboratori, dalla chimica all'architettura. Successivamente, la Facoltà di Ingegneria venne trasferita in un edificio, oggi scomparso, che occupava l'intero isolato tra via Giolitti, via San Francesco da Paola, via Cavour e via Accademia Albertina (l'attuale piazzale Valdo Fusi). Esso venne gravemente danneggiato e in gran parte raso al suolo da un pesante bombardamento inglese, nella notte tra l'8 e il 9 dicembre del 1942. Invece di ricostruire la Facoltà di Ingegneria lì dov'era, si decise per il suo trasferimento e ampliamento, e nel novembre del 1958 viene inaugurato il grande complesso di corso Duca degli Abruzzi (nel luogo dove nel 1911 era stato edificato lo "Stadium").

Nel 1986 nasce la scuola per esperti della produzione industriale, nel 2000 diventa Laurea. Nasce come scuola d'élite, primo esempio di laurea "europea", coordinata tra Atenei diversi. Uno dei corsi a numero chiuso, che riesce a coniugare gli insegnamenti classici dell'ingegneria allo sviluppo personale ed alle lingue attraverso stage e corsi all'estero. In particolare è possibile la scelta fra: Athlone (Irlanda), Barcellona (Spagna) e Parigi (Francia).

Il 13 febbraio del 2012, l'e-st@r, un piccolo satellite costruito secondo gli standard dei cubesat (nanosatellite cubico) dagli studenti del Politecnico di Torino, è stato portato in orbita da Vega, il nuovo lanciatore dell'Agenzia Spaziale Europea.

Dalle statistiche Censis in collaborazione con La Repubblica del 2012, il Politecnico di Torino è il miglior politecnico italiano.[6]

Museo archivio del Politecnico di Torino[]

Il Museo Archivio Politecnico (MAP) svolge pure un'intensa attività di documentazione storica per l'Ateneo e per gli studiosi che intendono compiere ricerche e studi sullo sviluppo della cultura politecnica torinese, nonché delle vicende che nel corso degli ultimi 150 anni hanno coinvolto le istituzioni tecniche e l'industria a Torino, in Piemonte e in Italia.

Il MAP conserva e gestisce i materiali storici dell'Ateneo: presso il MAP è conservato l'Archivio Storico degli Studenti del Politecnico, una biblioteca specializzata sulla storia dell'ingegneria, dell'architettura e delle relative istituzioni.

Svolge inoltre un'intensa attività di diffusione della cultura scientifica e tecnologica indirizzando le proprie iniziative soprattutto al mondo della Scuola, con mostre, laboratori, conferenze e varie performance, in piena sintonia con quanto disposto dalla Legge 6/2000.

Personalità illustri[]

Rettori[]

Scuola di applicazione[]

Lista dei rettori della Scuola di Applicazione (1860-1906)[7]

  • Prospero Richelmy, 1860 - 1880
  • Giulio Axerio, 1880 - 1881
  • Giacinto Berruti, 1881 - 1882
  • Giovanni Curioni, 1882 - 1887
  • Alfonso Cossa, 1887 - 1902
  • Angelo Reycend, 1902 - 1905
  • Giampiero Chironi, 1905 - 1906
  • Vito Volterra, 1906 - 1906

Politecnico di Torino[]

Lista dei rettori del Politecnico di Torino (1906-2012)[7]

  • Enrico D'Ovidio, 1906 - 1922
  • Gustavo Colonnetti, 1922 - 1925
  • Felice Garelli, 1925 - 1929
  • Giuseppe Albenga, 1929 - 1932
  • Clemente Montemartini, 1932 - 1933
  • Giancarlo Vallauri, 1935 - 1938
  • Aldo Bibolini, 1938 - 1945
  • Gustavo Colonnetti, 1945 - 1945
  • Pietro Enrico Brunelli, 1945 - 1947
  • Eligio Perucca, 1947 - 1955
  • Antonio Capetti, 1955 - 1970
  • Rolando Rigamonti, 1970 - 1981
  • Lelio Stragiotti, 1981 - 1987
  • Rodolfo Zich, 1987 - 2001
  • Giovanni Del Tin, 2001 - 2005
  • Francesco Profumo, 2005 - 2011
  • Marco Gilli, 2012 - 2018[8]

Laureati ad honorem[]

La seguente lista riporta in ordine cronologico le lauree ad honorem conferite dal Politecnico di Torino con il relativo corso di laurea[9]:

  • 1937 Giovanni Agnelli, ingegneria industriale
  • 1945 Clarence Raymond Birchett, ingegneria civile
  • 1945 Edward H. Richardison, ingegneria civile
  • 1953 Enrico Mattei, ingegneria mineraria
  • 1957 Albert Erich Brinckmann, architettura
  • 1959 Stephen P. Timoshenko, ingegneria industriale
  • 1959 Vittorio Valletta, ingegneria industriale
  • 1959 Franz Tank, ingegneria industriale
  • 1959 Harry R. Ricardo, ingegneria industriale
  • 1959 Louis Neel, ingegneria industriale
  • 1960 Teodore Von Karman, ingegneria aeronautica
  • 1963 Battista Pininfarina, architettura
  • 1967 Francesco G. Tricomi, ingegneria aeronautica
  • 1989 Alberto Sartoris, architettura
  • 1993 Nuccio Bertone, architettura
  • 1993 Carlo Da Molo, ingegneria gestionale
  • 1993 Gaetano Di Rosa, ingegneria meccanica
  • 1993 Nathan Marcuvitz, ingegneria elettronica
  • 1993 Enrico Salza, ingegneria gestionale
  • 2001 Piergiorgio Frassati, ingegneria mineraria (alla memoria)
  • 2001 Francesco Rosi, Architettura
  • 2001 Branimir Von Turkovich, ingegneria dei materiali
  • 2002 Paul Shewmon, ingegneria dei materiali
  • 2002 Riccardo Lovat, ingegneria per l'ambiente e il territorio
  • 2002 Piergiacomo Guala, ingegneria meccanica
  • 2004 Paolo Vitelli, ingegneria meccanica
  • 2005 Benoit B. Mandelbrot, ingegneria civile
  • 2005 Grigory I. Barenblatt, ingegneria civile
  • 2005 Robert M. Fano, ingegneria delle telecomunicazioni
  • 2005 Leonard Kleinrock, ingegneria telematica
  • 2005 Aldo Mantovani, ingegneria meccanica
  • 2005 Eric Vittoz, ingegneria elettronica
  • 2005 Kang Lee Wang, ingegneria fisica
  • 2006 Franco Fontana, design del prodotto ecocompatibile
  • 2006 Harold Walter Kroto, ingegneria dei materiali
  • 2006 Gunter Pauli, design del prodotto ecocompatibile
  • 2006 Michael Hopkins, ingegneria edile
  • 2006 Rita Levi Montalcini, ingegneria biomedica
  • 2007 Santino Pancotti, ingegneria aerospaziale
  • 2007 Alan Heeger, ingegneria energetica
  • 2008 Sergio Marchionne, ingegneria gestionale
  • 2010 Giorgetto Giugiaro, architettura.
  • 2011 Thaddeus B. Massalski, ingegneria dei materiali
  • 2011 Adam M. Neville, ingegneria civile

Docenti enciclopedici[]

  • Valentino Castellani - comunicazioni elettriche sino al 1993 e prorettore dal 1981 al 1984. Ex sindaco di Torino
  • Giuseppe Ciribini - professore di tecnologia dell'architettura e medaglia d'oro ai benemeriti della cultura e dell'arte
  • Juan Carlos De Martin - è Professore Associato confermato presso il Dipartimento di Automatica e Informatica del Politecnico di Torino, dove ha co-fondato e co-dirige il Centro Nexa su Internet e Società. Fa parte inoltre del consiglio scientifico dell'Enciclopedia Treccani e dei coordinatori del consiglio scientifico di "Biennale Democrazia"
  • Franco Levi - scienza delle costruzioni sino al 1989. Progettista del Palazzo a Vela
  • Giulio Natta - chimico, Premio Nobel per la chimica (direttore dell'Istituto di Chimica Industriale dal 1936 al 1938)
  • Francesco Profumo - preside I facoltà dal 2003 al 2005, rettore dal 2005 al 2011; a partire dal 2011 è Presidente del CNR e Ministro dell'Istruzione nel governo Monti
  • Tullio Regge - teorie quantistiche della materia. Fisico e matematico, vincitore della medaglia Albert Einstein e del Premio Dirac
  • Carlo Mollino - architetto e designer, noto anche come pilota automobilistico, aeronautico, scrittore, fotografo
  • Roberto Gabetti - architetto, per cinquant'anni fu docente del Politecnico di Torino prima come assistente di Scienza delle costruzioni (dal 1950), poi "aiuto" e assistente alla cattedra di Carlo Mollino (dal 1953) e, quindi, ordinario di Composizione architettonica (dal 1967)
  • Giovanni Muzio - architetto, esponente più rappresentativo nel campo dell'architettura del movimento artistico "Novecento"
  • Andrea Bruno - architetto attivo specialmente nel settore del restauro architettonico di edifici storici e di musei
  • Vera Comoli Mandracci - architetto da sempre occupata nel settore storico e scrittrice storica

Laureati enciclopedici[]

  • Giovanni Astengo - architetto ed urbanista italiano
  • Carlo Alberto Castigliano - ingegnere e matematico, autore del Teorema di Castigliano
  • Giorgio Ceragioli - professore di tecnologia dell'architettura e fondatore del Movimento sviluppo e pace
  • Leonardo Chiariglione - fondatore dell'MPEG
  • Corradino D'Ascanio - ingegnere meccanico progettista della vespa
  • Carlo De Benedetti - imprenditore, editore e finanziere
  • Franco Debenedetti - imprenditore e uomo politico
  • Giulio Douhet - padre dell'aeronautica militare di tutto il mondo
  • John Elkann - imprenditore, nipote di Gianni Agnelli e presidente dell'Exor.
  • Giuseppe Gabrielli - progettista aeronautico italiano
  • Vittorio Ghidella - dirigente d'azienda, ex amministratore delegato FIAT, Lancia ed Abarth
  • Dante Giacosa - progettista e pioniere automobilistico
  • Adriano Olivetti - figlio di Camillo Olivetti, direttore e presidente di Olivetti nel 1938
  • Camillo Olivetti - fondatore della Olivetti
    File:Scx-fsg2010.jpg

    Nel 2005 un gruppo di studenti di ingegneria ha dato vita ad una scuderia automobilistica, la "SquadraCorse PoliTo", che corre con alcuni modelli sperimentali in competizioni Formula Student[10]

  • Vilfredo Pareto - economista e sociologo
  • Pier Giorgio Perotto - progettista della prima calcolatrice elettronica programmabile da scrivania: Olivetti Programma 101
  • Andrea Pininfarina - imprenditore figlio di Sergio Pininfarina
  • Sergio Pininfarina - imprenditore, designer e senatore a vita, figlio di Battista "Pinin" Farina il fondatore dell'omonima azienda
  • Pasquale Pistorio - ex amministratore delegato di STMicroelectronics
  • Giovanni Antonio Porcheddu - ingegnere, introdusse in Italia la tecnica del calcestruzzo armato
  • Orazio Satta Puliga - ingegnere (meccanico ed aeronautico) specializzato nel settore automobilistico, personaggio di spicco nella storia dell'Alfa Romeo
  • Dionigi Scano - architetto e saggista sardo
  • Paolo Soleri - architetto, urbanista, scrittore e scultore italiano
  • Ettore Sottsass - architetto e designer
  • Roberto Gabetti - architetto
  • Aimaro Isola - architetto
  • Giuseppe Pagano Pogatschnig - architetto
  • Enzo Venturelli - architetto
  • Andrea Bruno - architetto attivo specialmente nel settore del restauro architettonico di edifici storici e di musei
  • Vera Comoli Mandracci - architetto da sempre occupata nel settore storico e scrittrice storica

Note[]

Voci correlate[]

  • SquadraCorse del Politecnico di Torino
  • AMC Instruments

Collegamenti esterni[]

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