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L'Università degli Studi di Pavia è una delle più antiche e importanti università italiane ed europee, facente parte del gruppo di Coimbra. In particolare, le sue Facoltà di Medicina, Scienze Politiche e Giurisprudenza godono di un particolare prestigio in Europa per le loro ricerche pionieristiche e per la loro tradizione secolare che ha visto molti alunni illustri.

Storia[]

Fondazione e periodo medioevale[]

File:Aula magna-University-Pavia-Italy.jpg

Aula Magna dell'Università di Pavia

Già a partire dall'anno 825 Pavia fu sede di un'importante scuola di retorica istituita dall'imperatore Lotario I, che a sua volta ereditava la tradizione di una scuola di diritto fondata dall'imperatore romano Teodosio I. Per tutto il periodo medievale la scuola fu in fiorente attività; nell'XI secolo Pavia divenne sede anche di un'attestata scuola giuridica. È però solo grazie all'imperatore Carlo IV, nel 1361, che a Pavia venne fondato uno Studium Generale, al quale papa Bonifacio IX riconobbe i medesimi diritti delle Università di Bologna e di Parigi. Con diploma imperiale datato 1485 lo Studium Generale venne poi trasformato in Università.

Decreto di Fondazione dello Studium Generale[]

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Epoca moderna e contemporanea[]

File:Fraccaro inaugura l'anno accademico 1949 jpg.jpeg

Plinio Fraccaro inaugura in toga l'anno accademico 1949-1950

Il prestigio dell'ateneo crebbe nel XV secolo, ma la sua attività conobbe una brusca interruzione in seguito ai gravissimi danni ricevuti dalla città per l'assedio subito nel 1525. Durante la dominazione spagnola l'attività scientifica e didattica dell'Università risentì della situazione stagnante.

La rinascita dell'ateneo avvenne nella seconda metà del XVIII secolo grazie ai sovrani austriaci Maria Teresa e Giuseppe II, grazie ai quali nacque la Scuola anatomica pavese. A cavallo tra il XVIII e il XIX secolo l'ateneo divenne uno dei migliori d'Europa (e del mondo), annoverando accademici come il fisico Alessandro Volta (che ricoprì anche la carica di rettore), gli anatomisti Antonio Scarpa e Lazzaro Spallanzani, il matematico Lorenzo Mascheroni. Nei primi anni del Novecento l'Università di Pavia fu il primo ateneo italiano a ricevere il Premio Nobel, nella persona del medico e istologo Camillo Golgi (anch'egli, per un certo periodo, alla massima carica dell'ateneo).

Dalla fine della Seconda guerra mondiale l'Università di Pavia ha conosciuto un nuovo rilancio, dovuto in gran parte all'energia e all'iniziativa dell'allora rettore Plinio Fraccaro. Nel corso degli anni sessanta, alle Facoltà tradizionali si sono aggiunte quella di Economia e Commercio e di Ingegneria.

L'emblema[]

L'emblema dell'Università di Pavia è di antico uso. In alcune aule storiche dell'ateneo, quali l'Aula Foscolo[1][2] e l'Aula Magna, risalenti rispettivamente al XVIII e XIX secolo, sono presenti elementi di mobilio d'epoca con tale emblema intagliato in legno[3][4]. Esso presenta due mazze rettorali incrociate d'argento, ciascuna sormontata da una piccola aquila, tuttora portate in apertura dei cortei rettorali più solenni[5]. Al centro dell'emblema si trova una stola pendente, a coprire l'incrocio delle mazze, appoggiata su un cartiglio con la scritta Alma Ticinensis Universitas. Tale stola è sormontata da una corona di foggia simile all corona ferrea, elemento che allude al ruolo di Pavia quale capitale del regno longobardo e del regno d’Italia carolingio. Al di sotto del tutto cinque volumi su cui poggia e un anello. Nella cornice si leggono due scritte: DCCCXXV Capit[olum] Lotharii e MCCCLXI Generale Studium Constitutum. La prima scritta si riferisce al Capitolare di Lotario dell’825, con il quale Lotario I approvò la costituzione di una scuola di retorica a Pavia; la seconda si riferisce alla fondazione dello Studium Generale del 1361 per opera di Carlo IV[6].

I collegi universitari[]

File:Collegio Borromeo (Pavia).jpg

Il collegio Borromeo

Già dalla metà del secolo XVI[7] Pavia era dotata di due grandi Collegi Universitari, l'Almo Collegio Borromeo e il Collegio Ghislieri, che hanno svolto nel secolo XIX un ruolo importante nella preparazione culturale di buona parte della classe dirigente e intellettuale lombarda e italiana.

Nel piano di potenziamento delle strutture universitarie dopo il 1945 ebbe parte centrale un grande sviluppo di questo caratteristico aspetto della vita universitaria pavese per merito del Rettore Plinio Fraccaro.

La creazione di nuovi Collegi fu intesa come la via migliore per favorire l'accesso di giovani meritevoli ad una cultura non più riservata a pochi, ma socialmente aperta senza perdere di serietà. I Collegi universitari pavesi, privati o pubblici, sono venti

I collegi si possono distinguere in "collegi di merito", pubblici (EDISU) e privati. I quattro collegi di merito sono l'Almo Collegio Borromeo (misto), il Collegio Ghislieri (misto), il Collegio Santa Caterina (femminile) ed il Collegio Nuovo (femminile): questi sono collegi riservati ad alunni meritevoli, selezionati tramite concorso pubblico meritocratico. Tutti e quattro questi collegi prevedono inoltre una sezione od una residenza separata per gli studenti post-laurea.

I collegi gestiti dall'EDISU sono il Collegio Castiglioni Brugnatelli (femminile), il Collegio Cairoli (maschile), il Collegio Girolamo Cardano (misto), il Collegio Fraccaro (maschile), il Collegio Spallanzani (maschile), il Collegio Benvenuto Griziotti (misto), il Collegio Giasone del Maino (misto), il Collegio Lorenzo Valla (misto), il Collegio Alessandro Volta (misto) e la Residenza Golgi (mista), suddivisa in due residenze ad amministrazione separata. Esistono poi quattro collegi privati: il Collegio Marianum (femminile), il Collegio Maria Ausiliatrice (femminile), il Collegio Don Bosco (maschile) ed il Collegio Sant'Agostino (maschile). A Cremona c'è infine il Collegio Quartier Nuovo.

L'Università di Pavia oggi[]

Rettorato[]

Il rettore dell'Università degli Studi di Pavia è, dal 2013, il Professor Fabio Rugge, ordinario di Storia delle istituzioni politiche, già preside della facoltà di Scienze politiche. Il professor Rugge è stato eletto rettore dell'Università per il sessennio 2013-2019.[8]

File:Collegio Ghislieri (Pavia).JPG

Il collegio Ghislieri

Offerta formativa[]

L'Università di Pavia offre un ampio ventaglio di corsi di laurea di primo livello e magistrali. Alcuni di essi sono interfacoltà, mentre la maggioranza appartiene a un'unica facoltà. Esse sono Economia, Farmacia, Ingegneria, Giurisprudenza, Lettere e Filosofia, Medicina e Chirurgia, Musicologia, Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali (mm.ff.nn.) e Scienze Politiche. Sono inoltre presenti numerosi corsi post-lauream: corsi di perfezionamento, scuole di specializzazione, "master" e dottorati di ricerca.

Ingegneria[]

La sede di ingegneria è collocata in zona Cravino, nel lato nord-ovest della periferia di Pavia. Il palazzo che ospita la Facoltà di Ingegneria, progettato dall'architetto Giancarlo De Carlo, per la sua struttura portante a tubi metallici a vista, porte interne con vetro ad oblò - che lo fanno somigliare ad un transatlantico viene abitualmente chiamato "La Nave". La Facoltà di Ingegneria dell'Università di Pavia offre sia corsi di laurea triennali sia corsi di laurea magistrali.

Medicina e Chirurgia[]

La Facoltà di Medicina e Chirurgia ha più sedi all'interno della città di Pavia , per la maggior parte localizzate a breve distanza dal Policlinico San Matteo che è il Policlinico universitario, e sono:

  • Dipartimento Medicina Interna e Terapia medica Via Parco Vecchio, 27
  • Dipartimento di Chirurgia Via Aselli 45-46
  • Dipartimento di Medicina Legale Via Forlanini, 12
  • Dipartimento di Scienze del Sistema Nervoso e del Comportamento via Agostino Bassi, 21
  • Dipartimento di Scienze Neurologiche Via Palestro, 3
  • Dipartimento Di Scienze Ematologiche Piazza Golgi, 2
  • Dipartimento di Discipline Odontostomatologiche & Dipartimento Scienze Morfologighe E Cliniche Viale Camillo Golgi, 19
  • Istituti Scientifici Via San Severino Boezio, 24
  • Dipartimento di Biochimica Viale Taramelli

Sistema museale[]

Template:Vedi anche L’Università di Pavia possiede un eccezionale patrimonio di beni culturali, accumulati e conservati nel corso della sua lunga storia. Importanti collezioni, di interesse storico-scientifico, uniche nel loro genere: non sono infatti costituite da pezzi acquisiti in maniera casuale, ma accresciute nell’arco del tempo, parallelamente allo sviluppo della didattica e della ricerca scientifica nei rispettivi campi. Il Sistema museale dell'ateneo di Pavia si è costituito nel gennaio 2005 con lo scopo di riunire tutti i musei e le collezioni dell’Università di Pavia e di promuoverne la conservazione e la valorizzazione.

Grazie a queste collezioni e alla loro corrispondenza con i volumi conservati nelle biblioteche e negli archivi, è possibile ricostruire la storia del pensiero tecnico scientifico italiano e non solo.

In particolare, l’Università ospita:

Museo per la storia dell'Università di Pavia. Due le sezioni principali, quella di Medicina e quella di Fisica. Il percorso, attraverso l’esposizione degli “strumenti” utilizzati dai grandi maestri del passato, testimonia l’evoluzione dello studio e dell’insegnamento di queste scienze.

Il Museo di Storia Naturale[1]. Costituito a scopo didattico da Lazzaro Spallanzani nel 1771 grazie a un primo nucleo di minerali inviati in dono dall'Imperatrice Maria Teresa d’Austria. Alla sezione di mineralogia e zoologia fu aggiunta nel 1778 quella di anatomia comparata. La fama del Museo, che già nel 1780 contava oltre 24.000 esemplari, ispirò al poeta e matematico Lorenzo Mascheroni alcuni versi del componimento didascalico “Invito a Lesbia Cidonia”.

Il Museo della Tecnica Elettrica[2]. Istituito nel 2006, grazie alle preziose donazioni di Edison, ENEL e di molte aziende del settore. Omaggio permanente ad Alessandro Volta (inventore della pila elettrica, docente e rettore dell’Università), presenta il patrimonio storico della tecnica elettrica e il suo impatto su tutti gli aspetti della vita quotidiana dalle origini dell’elettricità a oggi.

Il Museo di Mineralogia[3]. Conserva collezioni di minerali, rocce e fossili provenienti dalle più note località italiane ed estere. Il museo conta circa 10.000 pezzi ed è suddiviso in due sezioni, Mineralogia-Petrografia e Geologia-Paleontologia.

L'Orto Botanico. Istituito nella seconda metà del Settecento. Si estende su una superficie di circa 2 ettari e comprende le serre, l’edificio storico e l’arboreto dedicato alle collezioni di piante vive all’aperto. Le collezioni sono in parte tematiche e in parte rappresentative di aree geografiche. La serra più antica è dedicata al primo direttore del Museo, Antonio Scopoli. Dell’impianto originario rimane un monumentale platano alto 45 metri, la cui circonferenza alla base supera i 7 metri.

Attività editoriale[]

Template:Vedi anche L'Università degli Studi di Pavia è una [9] delle istituzioni che aderisce alla "Dichiarazione di Berlino sull'accesso aperto alla letteratura scientifica". Pavia University Press, casa editrice dell'università, pubblica monografie e riviste di svariato argomento sia in formato cartaceo e sia in digitale[10]. Le sezioni sono tre [11]: scientifica, didattica e formazione e pubblicazioni istituzionale.

Personaggi illustri[]

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File:Anno mondiale fisica francobollo.jpg

La città universitaria di Pavia rappresentata nel francobollo dedicato all'Anno mondiale della fisica 2005

Tra gli studiosi e i docenti che lavorarono all'Università di Pavia, nel passato e nel presente (in ordine alfabetico):

Scienze umane e sociali[]

  • Francesco Alberoni, sociologo e alunno del Collegio Cairoli
  • Mario Albertini, filosofo politico
  • Franco Alessio, filosofo e alunno dell'Almo Collegio Borromeo
  • Signorino de Amadeo (1350-1419), giurista
  • D'Arco Silvio Avalle, letterato e alunno del Collegio Ghislieri
  • Giampaolo Azzoni, giurista e alunno del Collegio Ghislieri
  • Bortolo Belotti, politico, storico e giurista
  • Vittorio Beonio Brocchieri, scrittore, giornalista, preside della Facoltà di Scienze politiche
  • Cesare Beccaria, giurista
  • Onofrio Carruba, filologo anatolico dei testi cuneiformi e linguista
  • Lanfranco Caretti, italianista, studioso di Ariosto, Tasso, Parini, professore ordinario alla Facoltà di Lettere dell'Ateneo Pavese
  • Maria Corti, letterata
  • Cristoforo Castiglioni, giurista
  • Carlo Cattaneo, filosofo, scrittore, politico e patriota
  • Luigi Cerretti, letterato
  • Amedeo Giovanni Conte, giurista, filosofo del diritto e alunno del Collegio Ghislieri
  • Gianfranco Contini, letterato e alunno del Collegio Ghislieri
  • Pasquale Del Giudice, giurista, insegnò Storia del Diritto, fu il fondatore dell'istituto giuridico annesso alla Facoltà di giurisprudenza e Rettore dell'Ateneo dal 1887 al 1917[12]
  • Fabrizio Della Seta, musicologo
  • Giuseppe Ferrari, giurista e alunno dell'Almo Collegio Borromeo
  • Contardo Ferrini, giurista e alunno dell'Almo Collegio Borromeo, nonché beato
  • Ugo Foscolo, letterato
  • Plinio Fraccaro, professore di Storia Antica e Rettore dell'Università
  • Giovanni Battista Funaioli, giurista, insegnò Diritto Civile nell'anno 1935-36
  • Emilio Gabba, storico dell'antichità e alunno dell'Almo Collegio Borromeo
  • Carlo Goldoni, commediografo, scrittore e alunno del Collegio Ghislieri
  • Gino Gorla, giurista
  • Vittorio Grevi, giurista e alunno del Collegio Ghislieri
  • Dante Isella, letterato, curatore della redazione de "Il Giorno" di Parini e alunno del Collegio Ghislieri
  • Ignazio La Russa, politico
  • Massimo Lenchantin de Gubernatis letterato
  • Bruno Leoni, giurista, professore di Filosofia del Diritto, preside di Scienze politiche, fondatore della rivista "Il Politico"
  • Lorenzo Magnani, filosofo
  • Enrica Malcovati, latinista e Preside della Facoltà di Lettere
  • Giuseppe Marocco, giurista
  • Ernesto Teodoro Moneta, giornalista e patriota, File:Nobel prize medal.svg Premio Nobel per la pace nell'anno 1907[13]
  • Vincenzo Monti, letterato
  • Tommaso Nani, giurista e alunno del Collegio Ghislieri
  • Enzo Paci, filosofo
  • Carlo Palumbo, giornalista, direttore de "La Notte" e di "Informazioni Medio Oriente".
  • Fulvio Papi, filosofo
  • Umberto Pototschnig, giurista
  • Giulio Preti, filosofo
  • Fabio Pusterla, poeta
  • Paolo Ramat, linguista
  • Adeodato Ressi, economista e patriota
  • Virginio Rognoni, giurista, politico e alunno del Collegio Ghislieri
  • Giandomenico Romagnosi, giurista
  • Guido Rossi, giurista e alunno del Collegio Ghislieri
  • Cesare Segre, letterato, professore ordinario di Filologia Romanza
  • Beppe Severgnini, giornalista
  • Emanuele Severino, filosofo e alunno dell'Almo Collegio Borromeo
  • Luigi Suali, indianista
  • Giulio Tremonti, economista, politico, alunno del Collegio Plinio Fraccaro
  • Baldo degli Ubaldi, giurista
  • Lorenzo Valla, filologo
  • Salvatore Veca, filosofo, già rettore del collegio Giasone del Maino
  • Mario Vegetti, filosofo e alunno del Collegio Ghislieri
  • Giuseppe Zanardelli, giurista, politico, alunno del Collegio Ghislieri

Scienze della natura, medicina e matematica[]

  • Elio Baldoni, medico
  • Eugenio Beltrami, matematico
  • Eugenio Bertini, matematico
  • Luigi Berzolari, matematico
  • Enrico Bompiani, matematico, negli anni 1913 - 1915 fu Assistente di "Geometria proiettiva e descrittiva" e professore interno dell'Istituto Matematico.
  • Valeriano Luigi Brera, medico
  • Franco Brezzi, matematico, studioso di analisi numerica
  • Francesco Brioschi, matematico, tra i fondatori del Politecnico di Milano
  • Adriano Buzzati Traverso, genetista
  • Giovanni Cantoni, fisico, patriota e politico. Fu senatore del Regno d'Italia.
  • Gerolamo Cardano, scienziato
  • Felice Casorati, matematico. A lui è intitolato il Dipartimento di Matematica dell'Università di Pavia.
  • Luigi Luca Cavalli Sforza, genetista e alunno del Collegio Ghislieri
  • Alfonso Corti, medico e anatomista
  • Angelo Craveri, medico e politico, alunno del Collegio Cairoli.
  • Malachia De Cristoforis, medico, patriota e politico. Fu deputato al Parlamento Italiano.
  • Ivo De Lotto, pioniere dell'informatica applicata alle interfacce strumentali e al calcolo scientifico, già presidente AICA
  • Francesco Flarer (17911859), medico
  • Guglielmo Gasparrini (18031866), botanico, professore di anatomia e morfologia vegetale, nonché rettore magnifico dell'ateneo.[14]
  • Giulio Giorello, filosofo della scienza
  • Camillo Golgi, medico, File:Nobel prize medal.svg Premio Nobel per la medicina nell'anno 1906
  • Teodoro Lovati, medico, per molti anni professore di Ostetricia teorico pratica; Nel 1860 fu Rettore dell'Ateneo e dal 1861 preside della Facoltà.
  • Enrico Magenes, matematico
  • Lorenzo Mascheroni, matematico
  • Ramiro Rampinelli, matematico
  • Rina Monti, fisiologa e limnologa, prima donna cattedratica del Regno d'Italia
  • Giuseppe Moretti, botanico
  • Ottaviano Fabrizio Mossotti, fisico, già studente dell'ateneo
  • Giulio Natta, chimico, File:Nobel prize medal.svg Premio Nobel per la chimica nell'anno 1963, direttore dell'Istituto di Chimica Generale dal 1933 al 1935
  • Bartolomeo Panizza, anatomista, medico e biologo, maestro del Premio Nobel Camillo Golgi.
  • Gianni Arrigo Pozzi (19402007), matematico
  • Giovanni Rasori, medico, scrittore e patriota.
  • Carlo Rubbia, fisico, File:Nobel prize medal.svg Premio Nobel per la fisica nel 1984, è stato professore di "Complementi di Fisica Superiore" presso il Dipartimento di Fisica Nucleare e Teorica
  • Antonio Scarpa, medico, professore di Anatomia e Chirurgia dal 1783
  • Lazzaro Spallanzani, scienziato, dal 1769 professore di Storia naturale e direttore del Museo dell'Università; Rettore nell'anno accademico 1777-78. A lui dal 2012 è intitolato il Dipartimento di Biologia e Biotecnologie.
  • Torquato Taramelli, geologo, dal 1875 professore di "Geologia e Paleontologia"; Rettore tra il 1888 e il 1891.
  • Carlo Vittadini, micologo
  • Alessandro Volta, fisico, File:Mendeleev Copley medal.jpg Medaglia Copley nell'anno 1794, professore di Fisica dal 1779 al 1814; Rettore nell'anno accademico 1785-86

Laureati honoris causa[]

  • Warren Irkendale, musicologia;
  • Roger Bannister, medicina e chirurgia;
  • Ronald Syme, lettere;
  • Guido Calabresi, giurisprudenza;
  • Kenneth William, Lord Wedderburn of Charlton, giurisprudenza;
  • Pierre Darriulat, fisica;
  • Karl Alex Müller, fisica;
  • Altiero Spinelli, scienze politiche;
  • Graham John Hills, chimica;
  • Jerzy Kroh, chimica;
  • Herbert A. Simon, scienze politiche;
  • Agostino Casaroli, scienze politiche;
  • Richard Von Weizsäcker, scienze politiche;
  • Robert Triffin, economia e commercio;
  • Carlo Azeglio Ciampi, economia e commercio;
  • Sandro Molinari, economia e commercio;
  • Carlo M. Cipolla, medicina e chirurgia;
  • Paul Janssen, medicina e chirurgia;
  • Giorgio Strehler, lettere;
  • Riccardo Muti, musicologia;
  • Gianfranco Acchiappati, lettere;
  • Gian Battista Antonini, lettere;
  • Norman Edward Shumway, medicina e chirurgia;
  • Thomas Earl Starzl, medicina e chirurgia;
  • Robert E. Kahn, ingengneria informatica;
  • Fritz Leonhardt, ingegneria civile;
  • Pasquale Pistorio, ingengneria elettronica;
  • Janusz Turowski, ingegneria elettrica;
  • Ryuzo Yanagimachi, scienze biologiche;
  • John L. Heilbron, filosofia;
  • Erwin Neher, fisica;
  • John O’Mara Bockris, fisica;
  • Tomaso Poggio, ingegneria informatica;
  • Jacques Le Goff, filosofia;
  • Gerardo Marotta, filosofia;
  • Vincenzo Salafia, economia aziendale;
  • Diana Bracco, farmacia;
  • Alain Carpentier, medicina e chirurgia;
  • Tom Blundell, scienze biologiche;
  • Paolo Rossi, filosofia;
  • Amartya Sen, economia, politica e istituzioni internazionali;
  • Umberto Mortari, farmacia;
  • John Eliot Gardine, musicologia
  • Alessandro Rigamonti, chimica e tecnologie farmaceutiche;
  • Christopher Mcgregor, medicina e chirurgia;
  • Albert Bernard Ackerman, medicina e chirurgia;
  • Mirjan Damaŝka, giurisprudenza;
  • Torsten Wiesel, medicina e chirurgia;
  • Marc Tessier-Lavigne, medicina e chirurgia;
  • Rodolfo Llinas, neurobiologia;
  • Gordon Shepherd, neurobiologia;
  • John Eliot Gardiner, musicologia;
  • Federico Faggin, ingegneria elettronica;
  • Thomas J. R. Hughes, ingegneria civile;
  • Alvaro Siza Vieira, ingegneria edile;
  • Richard Stallman, ingegneria informatica;
  • Salomone Ovadia, lettere;
  • Irene Hijmans-Tromp, lettere;
  • Giovanni Berlucchi, psicologia;
  • Theodore Lowi, teoria politica;
  • Salvatore Ruggeri, economia e gestione delle imprese;
  • Otmar Issing, international economic integration;
  • Aldo Poli, economia e gestione delle imprese;

Medaglie teresiane[]

La medaglia teresiana è un riconoscimento accademico che il Rettore dall'Università di Pavia consegna ai docenti nominati in prima fascia in occasione della cerimonia dell’inaugurazione dell’anno accademico, momento che sancisce l'ingresso dei professori ordinari nel corpo accademico pavese. Tale onorificenza può inoltre essere conferita dal Rettore dell'Università di Pavia a persone particolarmente illustri, tradizionalmente ospitate in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico o della giornata del laureato:

  • Franco Frattini, già Vicepresidente Commissione Europea
  • Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica
  • Paul Alivisatos, direttore Lawrence Berkeley National Laboratory
  • Octavi Quintana Trias, direttore European Research Area and Innovation
  • Renato Balduzzi, già Ministro della Salute
  • Elena Cattaneo, senatrice a vita
  • Gian Arturo Ferrari, direttore Generale Mondadori
  • Marco Leona, responsabile del Dipartimento Ricerca Scientifica Metropolitan Museum of Art
  • Fabrizio Capobianco, amministratore delegato di CEO Funambol
  • Pietro Scott Jovane, amministratore delegato di Microsoft Italia
  • Beppe Severgnini, giornalista e scrittore
  • Andrea Cavalleri, direttore Max Planck Research - Department for Structural Dynamics
  • Giulia Biffi, dottoranda all’Università di Cambridge
  • Federico Faggin, fisico, inventore, informatico
  • Thomas J.R. Hughes, fisico ed inventore
  • Alvaro Joaquim de Meio Siza Vieira, architetto
  • Richard Stallman, informatico
  • Salomone (Moni) Ovadia, letterato
  • Irene Hijmans-Tromp, letterato
  • Giovanni Berlucchi, psicologo
  • Theodore J. Lowi, studioso di teoria politica
  • Otmar Issing, economista
  • Salvatore Ruggeri, economista
  • Aldo Poli, economista
  • Andrea Meloni, ambasciatore

Note[]

  1. Una Lezione Perpetua Di Ugo Foscolo
  2. Aula Foscolo
  3. http://tottusinpari.blog.tiscali.it/files/2012/02/Pavia-Aula-Foscolo-dellUniversit%C3%A0-25-febbraio-2012.jpg
  4. http://youtube/588ZpuyWg9M?t=2h15m30s
  5. XXIII Giornata del laureato: il video integrale - YouTube
  6. http://www.naturalmentescienza.it/libri/150demo.pdf#page=7&zoom=auto,0,350 , pag. 15
  7. si ricorda però un altro collegio universitario, il Collegio di S. Agostino o Collegio Castiglioni (1429-1803), fondato dal cardinale Branda Castiglioni; fu ospite del collegio durante gli studi Giovan Angelo Medici, Pio IV, zio di Carlo, fondatore del Collegio Borromeo
  8. Template:Cita web
  9. CRUI, Template:Cita web
  10. Università di Pavia, Template:Cita web
  11. Template:Cita web
  12. Senato della Repubblica: Del Giudice Pasquale
  13. Un Nobel all'ateneo pavese
  14. Università di Pavia. Istituto botanico, Atti, 1967, p.219

Bibliografia[]

  • Mazzarello, P. & Fregonese, L. (2011) "Pavia e le svolte della scienza": a cura di Paolo Mazzarello e Lucio Fregonese. Libreria CLU: Pavia

Collegamenti esterni[]

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